Il primo vertiporto del Veneto sarà a Chioggia: entro pochi anni la cittadina veneziana, sede di un porto scelto quest’anno da 36 crociere (erano state 13 l’anno scorso) e della prima flotta peschereccia d’Italia, ma che soffre uno storico gap di infrastutture, sarà raggiungibile a bordo di droni. È il primo tassello del piano di Mobilità aerea avanzata del Gruppo Save, che vede Chioggia apripista di un network più ampio: sono già una decina le località del NordEst sotto esame come possibili sedi di vertiporti che, da Venezia, puntano a collegare tutta l’area fino a lambire Cortina – già entro la data del 2026, appuntamento con i Giochi olimpici invernali – ma anche Brescia e Bologna. La roadmap di Save si snoda in un triennio e prevede tavoli di lavoro con Enac, Enav, Regione Veneto, sviluppatori e operatori di volo con droni.